Sonno e Insonnia tra Medicina Cinese e Occidentale

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Il Dottor Fabio Lodo è un Medico specializzato in Medicina Interna, Agopuntura e Medicina Tradizionale Cinese. Riferimento a livello nazionale nel settore dell'Agopuntura, è noto come autore, docente, divulgatore e certamente grande appassionato di tè.

La leggenda dei 10 centenari

L’ottavo dei 10 centenari della leggenda taoista ci assicura che il suo trucco di lunga vita che gli ha permesso di raggiungere un’età così avanzata è che lui va a dormire presto e si alza presto, tutti i giorni. 

早睡早起 Alzarsi presto, coricarsi presto

對身體好 fa molto bene alla salute

口語 Proverbio cinese

 

Il sonno

Questa particolare funzione fisiologica viene spesso sottovalutata ma è essenziale per la nostra salute. Il sonno è così importante per il nostro corpo che siamo obbligati a passare circa un terzo della nostra vita dormendo. L’importanza di questa attività diventa evidente non appena viene a mancare, anche solo per una notte.

Cosa succede se il sonno non è sufficiente

Viviamo in un’epoca caratterizzata da ritmi frenetici e il tempo che concediamo al sonno è sempre più esiguo. Negli anni ’60 solo il 2% della popolazione dormiva meno di 6 ore per notte, oggi quella percentuale è salita al 30%. Le persone che pur dormendo un numero sufficiente di ore accusano un qualche tipo di disturbo del sonno è davvero considerevole: 25% degli uomini e 75% delle donne. Oggi sappiamo che dormire poco e male si associa a:

  • Obesità in adulti e bambini (ridotta tolleranza al glucosio, incremento glicemia basale)
  • Problematiche cardiovascolari e ipertensione (oltre all’incremento dei marker di infiammazione)
  • Riduzione dei livelli di testosterone e della qualità dello sperma
  • Riduzione della memoria, abilità cognitive, depressione, turbe dell’umore, ansia
  • Aumentata suscettibilità alle patologie infettive
  • Incremento del dolore percepito
  • Una sola notte insonne è in grado d incrementare gli indici infiammatori

Sonno e insonnia: come fare a dormire bene?

I farmaci per dormire sono usati estesamente oggi, tuttavia spesso il loro effetto si riduce con l’impiego e tendono a dare dipendenza. La medicina cinese offre numerose opzioni per il trattamento dell’insonnia, dall’agopuntura alla fitoterapia cinese ma anche esercizi di Qigong 氣功tecniche meditative e molto altro ancora.

陳摶 Chen Tuan – gran maestro del sonno

Nato nel IX secolo, Chen Tuan è stato l’inventore del famoso simbolo dello Yin e dello Yang che tutti conosciamo (Taiji 太極 ☯️). Incredibilmente esperto nelle pratiche di alchimia interna è riconosciuto tra gli 8 immortali taoisti col nome di “immortale dormiente“. Questo curioso nome deriva dal fatto che Chen Tuan nel suo percorso di coltivazione interna divenne un esperto di “tecniche del sonno”. Secondo la leggenda era in grado di sdraiarsi su un fianco ed entrare in una trance che poteva durare dei mesi interi. Per l’Immortale Dormiente il sonno era diventata una pratica affine alla meditazione, da affrontare con il cuor libero e una mente tranquilla. Famose sono le critiche che era solito muovere alle persone comuni, incapaci di fermarsi a riflettere e uscire dal vortice della loro quotidianità. Sempre più attuale.

“Il loro spirito non ha pace e tranquillità per un solo istante.

Confusi e affaccendati sognano di giorno e sognano di notte.

Sognano mentre sono addormentati e sognano da svegli”

Chen Tuan 

statua di Chen tuan, maestro taoista immortale in mezzo alle montagne e natura.

BIBLIOGRAFIA

  • The Great British Sleep Survey 2012, Sleepio.com
  • Weiss A et al. The Association of sleep duration with adolescents fat and carbohydrate consumption. Sleep 2010. Vol 33(9),pp1201-09
  • Ayas et al. A prospective study of sleep duration and coronary hear disease in women. Archives of Internal Medicine 2003. Vol163(2), pp205-9
  • Jensen TK et al. Association of sleep disturbances with reduced semen quality: a cross sectional study among 953 health danish young men. American Journal of Epidemiology 2013. Vol 177(10),pp1027-37.
  • Alhola p et al. Sleep deprivation: Impact on cognitive performance. Neuropsichiatric disease and treatment 2007. Vol 3(5),pp553-67

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