Traumi: meglio il caldo o il freddo?

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Il Dottor Fabio Lodo è un Medico specializzato in Medicina Interna, Agopuntura e Medicina Tradizionale Cinese. Riferimento a livello nazionale nel settore dell'Agopuntura, è noto come autore, docente, divulgatore e certamente grande appassionato di tè.

Siamo cresciuti con l’idea che il ghiaccio sia il rimedio migliore per i traumi in quanto toglie il dolore e aiuta a guarire eliminando l’infiammazione. Ma è davvero così? Le ultime evidenze scientifiche non sembrano confermare questa ipotesi ma addirittura sconsigliano l’uso del ghiaccio in molte situazioni. Il Dottor Gabe Mirkin nel 1978 aveva scritto le linee guida RICE (Rest, Ice, Compression, Elevation) per il trattamento dei traumi sportivi, fondate su 4 elementi: riposo, ghiaccio, compressione e scarico. Queste direttive sono state il protocollo del trauma sportivo in generale, sino ad oggi. Tuttavia la ricerca dimostra come l’uso del ghiaccio e il riposo possano rallentare piuttosto che velocizzare il processo di guarigione. In uno studio recente è stato richiesto ad alcuni atleti di fare attività fisica di intensità tale da creare un danno muscolare in modo da studiarne il recupero. Sebbene il raffreddamento dell’area lesa riduca l’edema locale non sembra velocizzare il processo di guarigione del danno muscolare (The American Journal of Sports Medicine, 2014).

La guarigione richiede l’infiammazione

Quando il sistema immunitario reagisce contro un insulto, genera una risposta infiammatoria il cui obiettivo è l’eliminazione dell’insulto stesso. Questo accade durante le infezioni, il sistema immunitario esprime una risposta infiammatoria adatta a combattere i microorganismi responsabili dell’infiammazione. Lo stesso processo accade per la riparazione di un danno tissutale, come un danno muscolare. Il sistema immunitario genera un’infiammazione locale e manda i macrofagi a riparare il muscolo danneggiato, queste cellule producono un ormone chiamato IGF-1 che è in grado di promuovere la riparazione cellulare. Questo fatto è dimostrato da uno studio sui topi, in cui a parità di danno muscolare solo i topi che sono in grado di produrre normali quantità di IGF-1 sono in grado di riparare il danno. I topo knock-out per il gene responsabile per la produzione di IGF-1 non sono infatti in grado di riparare lo stesso tipo di danno muscolare (Federation of American Societies for Experimental Biology, November 2010).

ginocchio che fa male trauma sportivo

Il ghiaccio impedisce alle cellule di riparare i tessuti danneggiati

L’applicazione di ghiaccio sul tessuto danneggiato provoca una vasocostrizione locale con un conseguente arresto del flusso ematico che trasporta le cellule responsabili dell’infiammazione (Knum Surg Sports Traumatol Arthrosc, 2014). I vasi sanguigni non si riaprono se non dopo molte ore dopo l’applicazione del ghiaccio. Questo calo del flusso sanguigno può causare la morte dei tessuti a causa della riduzione del flusso sanguigno e può peggiorare la lesione o, nei casi peggiori, persino causare danni permanenti ai nervi.

Tutto ciò che riduce l’infiammazione ritarda anche la guarigione

Tutto ciò che riduce la risposta immunitaria potrebbe essere quindi anche responsabile della ridotta guarigione muscolare. Pertanto, la riparazione dei tessuti può essere ritardata da:

  • farmaci cortisonici
  • farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) 
  • immunosoppressori
  • applicazione di impacchi freddi o del ghiaccio
  • qualsiasi elemento che possa bloccare la risposta immunitaria locale

 

Il ghiaccio riduce anche la forza, la velocità, la resistenza e il coordinamento

Il ghiaccio è spesso usato come trattamento a breve termine per aiutare gli atleti infortunati a rientrare in partita. Il raffreddamento può aiutare a ridurre il dolore, ma interferisce con la forza, la velocità, la resistenza e la coordinazione dell’atleta (Sports Med, 2011). In questo studio è stata eseguita una revisione della letteratura medica e analisi di 35 studi sugli effetti del raffreddamento. La maggior parte degli studi ha utilizzato il raffreddamento per più di 20 minuti e la maggior parte ha riferito che immediatamente dopo il raffreddamento si è verificata una diminuzione della forza, della velocità, della potenza e della corsa basata sull’agilità. Un breve periodo di riscaldamento ha restituito forza, velocità e coordinazione. Gli autori raccomandano che se il raffreddamento viene eseguito per limitare il gonfiore, dovrebbe essere eseguito per meno di cinque minuti, seguito da un riscaldamento progressivo prima di tornare a fare sport.

Meglio il caldo o meglio il freddo?

In caso di infortunio, interrompere immediatamente l’attività fisica. Se la lesione è limitata a muscoli o altri tessuti molli è possibile applicare il ghiaccio. Poiché l’applicazione del ghiaccio a una lesione ha dimostrato di ridurre il dolore, è accettabile raffreddare una parte lesa per brevi periodi subito dopo che si è verificata la lesione. È possibile applicare il ghiaccio per un massimo di 10 minuti, rimuoverlo per 20 minuti e ripetere l’applicazione 10 minuti una o due volte. State attenti all’orologio e a non esagerare. Non vi è alcun motivo per applicare il ghiaccio a distanza di più di sei ore dopo l’infortunio.

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