Covid-19: riflessioni tra le due culture

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Il Dottor Fabio Lodo è un Medico specializzato in Medicina Interna, Agopuntura e Medicina Tradizionale Cinese. Riferimento a livello nazionale nel settore dell'Agopuntura, è noto come autore, docente, divulgatore e certamente grande appassionato di tè.

Il congresso SIA 2020

La situazione attuale legata al coronavirus ci ha costretti a ripensare alla nostra idea di congresso di agopuntura, sostandoci sulla forma online. Il congresso della Società Italiana di Agopuntura del 2020 è stato così condotto online e ho pensato di portare alcune riflessioni proprio sul Coronavirus, artefice di molti cambiamenti che hanno fatto irruzione nelle nostre vite.

L’ultima grande epidemia: Covid-19

Alla fine è successo. Un giorno l’uomo ha avuto paura. Ha capito che tutte le nostre sicurezze, tutto quello che avevamo costruito, le nostre certezze, la nostra infallibile medicina poteva essere insufficiente e anche noi potevamo rimanere vittime di un volgare e insignificante virus.

Di fronte alla disperazione generata dalla paura per l’ignoto ognuno ha scelto di cercare conforto in ciò che trovava più vicino. Così alcuni si sono appellati alla ricerca, altri alla medicina cinese, altri ancora ai rituali o alla preghiera. 

Medicina Cinese e malattie infettive

Se proviamo a leggere l’introduzione dello Shang Han Lun sembra che tutto sommato la situazione non sia cambiata molto negli ultimi 18 secoli. L’autore Zhong-ji ci descrive come di fronte al panico legato alle morti dovute ad un’epidemia influenzale i medici si dividano tra quelli che ritornano ad affidarsi alle preghiere e quelli che invece si concentrano sul capire le cause con rigore scientifico. Il motivo per cui scrive questo libro è proprio per lasciare ai suoi colleghi del futuro una traccia sulle soluzioni usate in passato per curare queste malattie. 

Sono passati secoli e sono nate altre scuole di pensiero, altri autori, altri commentari. Tuttavia lo Shang Han Lun resta il libro che più profondamente ha influenzato la clinica nella medicina cinese perché ha fornito il metodo per trattare tutte le malattie. 

Sembra che potrebbe tornarci utile oggi mentre brancoliamo alla ricerca di risposte su una malattia che sembra prendersi gioco del nostro moderno sistema sanitario. 

Malattie febbrili attraverso la lente della medicina cinese

Per la medicina cinese una malattia può svilupparsi dall’interno o dall’esterno. Chiaramente le malattie infettive appartengono a quest’ultima categoria e sono presenti sulla terra da prima dell’essere umano e, da sempre, rappresentano per l’uomo dei pessimi compagni di viaggio.  

Gli elementi, quando eccessivi rispetto alle nostre difese possono invadere il nostro corpo e iniziare una battaglia. Quando è il nostro Qi a vincere la malattia viene spinta verso l’esterno, quando è il Qi patogeno ad avere la meglio, la malattia progredisce verso l’interno.

Come interpretare quindi queste patologia? Come definire la natura dell’aggressore? Il Neijing (Cap. 31 熱論) ci indica come per la maggior parte le malattie infettive siano legato all’invasione da parte del Freddo esterno. Il Nanjing ci complica un pò le idee perché suggerisce che ci siano 5 tipi di invasioni dell’esterno, una solo di queste è dovuta al Freddo, le altre sono dovute al Vento, Umidità, Calore. 

Per fortuna l’occasione di fare chiarezza è stata colta da Zhong-ji che nello Shang Han Lun suggerisce quali siano i sintomi che ci permettono di fare distinzione. La febbre indica l’invasione dell’esterno, la battaglia in atto. I sintomi associati ci permettono di stabilire la natura dell’invasore. Se il Vento invade il Taiyang abbiamo sudorazione e avversione al vento con un polso superficiale e debole, se il Freddo invade il nostro organismo avremo dolori, nausea e avversione al freddo associati ad un polso superficiale e duro. Se il Calore invade l’esterno avremo avversione al calore.

Covid-19: Scuola da Freddo e da Calore

Dovranno passare 1600 anni, diverse dinastie e molti stili prima che un’idea paradossale possa giungere a piena maturazione. Quella che l’invasione dell’esterno possa essere dovuta ad un patogeno Calore. Il Wen Bing Tiao Bian (1798) è il testo che, seppur cautamente e con il dovuto rispetto, mette in discussione i classici, le loro teorie e le loro formule. 

Sono anni in cui la popolazione cinese è aumentata vertiginosamente aprendo la porta a nuove possibilità di contagio interumano e ad epidemie, almeno alcune delle quali apparterrebbero oggi alla categoria delle malattie esantematiche febbrili. Agli occhi dei medici dell’epoca le nuove malattie non sembrano corrispondere più ai quadri descritti nell’antichità. Così nacque l’idea che la spiegazione si potesse celare dietro ad una differente natura del patogeno, mutata rispetto alle epoche passate. Questo nuovo fattore eziologico venne così definito Malattia da Calore.

Ma era cambiata la malattia o forse era cambiato il punto di vista dell’osservatore? Per capirlo proviamo a contestualizzare il nostro studio della medicina cinese.

 

 

 

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