I Cinque Movimenti 五行
Uno dei pilastri sui cui si fonda l’intera architettura del pensiero cinese, filosofico e medico, è la teoria dei cinque elementi o movimenti. Secondo questo modello interpretativo della realtà le trasformazioni continue dello Yin nello Yang attraversano cinque differenti fasi nominabili, per semplicità, con i nomi di cinque elementi che le descrivono con buona approssimazione: Acqua, Fuoco, Metallo, Legno e Terra. La conoscenza di queste cinque categorie trascendenti premettono di interpretare la realtà oggettiva e prevedere le sue trasformazioni. Per questo motivo sono molto impiegate sia in medicina che nelle arti divinatorie, sia nella geomanzia che in ogni piccolo grande aspetto del pensiero cinese.
Le Cinque Virtù 五常
La suddivisione in cinque categorie della realtà si riflette anche nell’etica cinese. Così è possibile distinguere cinque principi morali che ciascuno deve perseguire per poter raggiungere i più alti livelli dell’essere umano. Bontà, fedeltà, civiltà, saggezza e affidabilità sono così insegnate sin da bambini ad ogni abitante del celeste impero, da migliaia di anni. Vediamo le loro corrispondenze con i noti cinque movimenti:
- Movimento Acqua: Cortesia 禮, per la sua natura flessibile e rispettosa.
- Movimento Fuoco: Saggezza 智, per la sua luminosità
- Movimento Metallo: Rettitudine 義, per la sua forza e resistenza.
- Movimento Legno: Benevolenza 仁, perchè cresce e dà la vita.
- Movimento Terra: Affidabilità 信, per la sua natura solida e fondata.
Le Cinque Virtù nel romanzo “In Riva all’Acqua 水滸傳”
Il romanzo cinese del 1600 “In Riva all’Acqua” è uno dei cinque libri classici della letteratura cinese moderna. La cultura cinese umanistica moderna conta di cinque libri classici. Uno di questi è una sorta di storia a puntate, tradizione probabilmente orale, accorpata poi in un libro nel 1600 da Shi Nai-an e Luo Guanzhong. Il titolo, traduzione letterale, è “In Riva all’Acqua o I 108 briganti“. Sostanzialmente è la storia dei Tre Moschettieri ma versione cinese: a causa della corruzione dilagante nella classe politica della Corte Imperiale in epoca Song, una serie di uomini straordinari sono costretti a fuggire e vivere ai margini della legalità. Questi uomini, attratti dalle virtù reciproche, si uniscono in un unico grande gruppo, nel numero di 108 (sacro per la tradizione buddista cinese), creano un grosso esercito e riescono a sconfiggere l’amministrazione corrotta per tornare al servizio del giusto imperatore.
In un meraviglioso passaggio del capitolo LXXXIII il capo di questi 108 eroi, Song Jiang, riconosce in un gesto banale il realizzarsi di una profezia funesta. L’eroe chiamato Prodigio, eccezionale tiratore di balestra, impugna per la prima volta un arco da guerra e, per esercitarsi, abbatte 10 oche in volo, senza sbagliare un singolo colpo. Le oche in volo descrivevano una formazione compatta che viene così dispersa, presagio dell’imminente futuro.
2 Responses
Questo aspetto mi era sconosciuto e devo dire che è molto interessante…dopo oltre un decennio di studi, rinnovare e scoprire cose nuove è sempre un piacere, grazie!
Grazie!