La leggenda della nascita del Tè
Nell’epoca in cui gli dei non erano ancora degli uomini ma gli uomini erano ancora un po’ degli dei, l’ultimo dei 3 imperatori cinesi Shen Nong 神農 incappò accidentalmente in una scoperta che cambiò le sorti dell’umanità.
A lui, studioso erborista, il cosiddetto “padre dell’agricoltura” – era soprannominato anche Divino Coltivatore e regnò dal 2737 al 2697 a.C. – si attribuiscono la creazione del riso, del grano, del sorgo e del miglio. Per prevenire le malattie. Si era convinto che fosse indispensabile bere acqua bollita, abitudine che aveva imposto a tutti i suoi sudditi.
Un giorno, nel lontanissimo 2737 a.C. Shen Nong si era seduto all’ombra di un albero di tè selvatico. Una leggera brezza di vento arrivò improvvisa e staccò alcune delle foglie dall’albero. Queste volteggiarono e finirono per cadere nell’acqua che l’imperatore stava facendo bollire per il suo consumo.
Al risveglio, nella tazza vi era la prima infusione di tè della storia: la sorseggiò e la trovò deliziosa, scoprendo aromi e fragranze uniche e molto piacevoli. Assaggiata la nuova bevanda, Shen Nong si sentì pervaso da una sensazione di benessere generale e decise di creare un giardino di tè proprio su quel campo. Allo stesso tempo incoraggiò i suoi sudditi a dedicarsi a questa coltura e a fare del tè la loro bevanda preferita.
Shen Nong aveva scoperto la bevanda del tè.