Milano offre in questi giorni la possibilità di conoscere le opere di un’artista giapponese che, davvero inaspettatamente, parlano molto della Cina di epoca Song.
Commentare l’opera di Kuniyoshi – “il visionario del mondo fluttuante” – va ben oltre le mie capacità, ma voglio raccontarvi un dettaglio importante della sua vita. Questo autore giapponese è diventato famoso solo dopo aver realizzato la rappresentazione in tavole a colori di tutti i 108 briganti del celebre romanzo cinese 水滸傳 “In Riva all’Acqua” (traduzione italiana a cura di Luni Editrice) anche noto come “I Briganti” oppure nella versione americana – forse un pò troppo enfatica – “All Men are Brothers”.
Questo romanzo fa parte dei 5 libri più importanti della tradizione cinese umanistica, al pari della nostra divina commedia o del decamerone, amo paragonarlo alla storia dei 3 moschettieri, ma in versione cinese. Davvero spassoso, In Riva all’Acqua narra le gesta di 108 uomini dai saldi principi morali (talvolta un pò maneschi e avvezzi alle grandi bevute), costretti a darsi al brigantaggio a causa della dilagante corruzione della classe dirigente. Dopo mille peripezie radunano un esercito e… leggete la storia voi stessi per sapere come va a finire!
Nei disegni di Kuniyoshi ciascun brigante viene disegnato con cura dei particolari, tatuaggi ed elementi che permettono di distinguere il suo nome e la sua storia all’interno del libro. Confesso di essermi divertito non poco a cercar di dare un nome e collegare una parte della storia alle tavole del maestro giapponese. Il film spesso non è all’altezza del libro, ma queste tavole, senza la pretesa di voler riassumere nulla, restituiscono un’immagine ingrandita e ancora più sfaccettata della moltitudine di grandi uomini la cui leggenda è sopravvissuta sino a noi.
Lasciatevi ispirare!